In gioielleria è difficile trovare due diamanti identici. Ad un occhio ben attento appare evidente che i diamanti hanno colori differenti e questo è dovuto ad alcuni fenomeni fisico-chimici.
Ogni diamante ha un reticolo cristallino composto da atomi di Carbonio collegati fra di loro sempre nello stesso modo. L’alterazione di questo reticolo, nella sua forma e nel tipo di atomi che lo compongono determina i colori del diamante.
I diamanti della serie Cape, quelli più usati nella gioielleria, ad esempio presentano nel reticolo cristallino degli atomi di Azoto che si sostituiscono a quelli di Carbonio. La quantità e la disposizione di questi atomi determina il colore del diamante.
Il colore dei Cape varia dal bianco al giallo e in gemmologia viene convenzionalmente indicato con le lettere dalla D alla Z:
Diamante colori dalla D alla F
un diamante con colore D, E o F viene definito INCOLORE ed ha quindi più valore.
Diamante colore H
a partire dalla lettera H, la sfumatura gialla presente sul diamante può essere vista, ma solo da un occhio esperto.
Diamante colore N
solo a partire dai diamanti con la lettera N, la sfumatura di colore presente sul diamante potrebbe essere visibile anche da un occhio non esperto.
E’ la presenza di Azoto e il modo in cui è raggruppato all’interno del reticolo del diamante a determinare il modo in cui dalla luce che passa nel diamante vengano trattenuti alcuni colori, in particolare verde e blu, facendo si che la luce emessa non sia più bianca, ma di differenti gradazioni tendenti al giallo.
Cosi come nella serie Cape è la presenza di Azoto a determinare le sfumature gialle del diamante in altri diamanti vi sono altre cause che ne influenzano il colore. Non dimentichiamo infatti che, anche se in molti casi sono molto rari, i diamanti possono essere di tutti i colori.
Il colore è una delle tante caratteristiche importanti per la scelta di un diamante; scoprile tutte nella nostra guida completa.
Copyright immagine: 4Cs of Diamond Quality by GIA